Biografia ed esposizioni

William Tode, un artista rinascimentale del XX Secolo

a cura del Prof. Sandro  Costanzi

Il lungo itinerario artistico

William Tode a Parigi, nel suo atelier di Montmartre – 1956

William Tode è uno dei grandi protagonisti dell’arte contemporanea. I suoi interessi culturali vanno dalle arti figurative alla letteratura, alla musica classica, all’archeologia. Per quasi un trentennio è stato uno degli artisti più impegnati e significativi del neorealismo italiano, soprattutto nel mondo dell’affresco, dove è considerato uno degli ultimi grandi affrescatori parietali, erede della lezione dei Tiepolo.

Tode nasce il 10 aprile 1938, e sin da piccolo rivela spiccate doti artistiche. A tre anni riceve in dono una scatola di acquerelli e pastelli dal dottor Antonio Soldi, medico di famiglia ed amico del padre Prospero, che ne intuisce il talento disegnativo, e gli insegnerà lui, ex ciclista muratore e pittore dilettante, i primi rudimenti stilistici.

A sei anni è avviato allo studio del disegno, della pittura e della scultura dal professore Edoardo Neri e poi da sua figlia Iris presso la locale scuola serale ‘Arte e Lavoro’,  alla quale è iscritto fuori quota a causa della giovanissima età.

A quattordici anni frequenta per un solo biennio le Belle Arti di Modena, sotto la guida del maestro Luigi Spazzapan, uno dei maggiori protagonisti dell’espressionismo astratto italiano. Il giovane Tode scopre la pittura francese degli impressionisti, ma sono soprattutto Cézanne, Gauguin e Van Gogh a incantarlo con i loro colori e le loro forme.

Nel 1954, appena trasferitosi a Roma con la sua famiglia, Tode perde la madre che aveva solo quarantadue anni. L’arte e la scuola consoleranno il suo dolore infinito.

In quello stesso anno termina i suoi studi artistici alle Belle Arti, frequentando i corsi di

Il Maestro Alberto Ziveri con Tode, alla sua prima mostra a Roma – 1959

affresco del maestro della Scuola romana Alberto Ziveri, per un solo anno, per ragioni economiche. Si ritira dalla scuola e, privatamente, da solo, si prepara a sostenere da esterno gli esami di stato per il diploma. In pochi mesi di intenso studio prepara il programma di cinque anni, presentando una tesi di storia dell’arte su Michelangelo architetto. E consegue il sospirato diploma in pittura murale eseguendo in buon affresco e a giornate, nell’aula magna dell’istituto, Il Trionfo della morte, un vasto affresco monocromatico a terra verde in omaggio a Luca Signorelli, che riscosse il plauso e l’ammirazione dei commissari artisti Ziveri, Mafai, Martini, Gentilini, Bartoli e Ferrazzi.

L’appassionato studio di Piero della Francesca, di Masaccio, di Luca Signorelli e di Michelangelo, saranno per il giovane artista una fonte inesauribile e di decisiva importanza per la sua futura evoluzione estetica e di carriera, e di ‘frescante’.

I metodi didattici dell’Accademia delle Belle Arti in via Ripetta, a Roma, gli vanno stretti, incompatibili con il suo spirito ribelle. Rompe duramente con il docente Franco Gentilini, e viene espulso da tutte le accademie italiane. Insieme ad un suo amico, decide allora di andare in Francia, a Parigi.

Ha inizio, così, la sua avventura decisiva all’Accademia Francese, dove entra a soli diciassette anni dopo aver superato lo scoglio degli esami d’ammissione, eseguendo dinanzi ai commissari, in poco più di tre ore, un vasto cartone di nudi, creato a memoria.

il Maestro March e William Tode – Firenze – 1967

A Parigi il giovane artista conosce Giovanni March, e diviene suo amico. Grazie a lui comincia a frequentare la stamperia d’arte ‘Le Mercier Charbonnel’, la più grande d’Europa, dove sperimenta tutte le possibilità delle tecniche grafiche, e realizza molte pietre litografiche. Accanto a lui lavorano spesso Georges Braque e Gino Severini.

Un giorno, è il 16 gennaio 1956, mentre lavora su una maternità, si presenta nella stamperia il suo amico Giovanni March. Con lui c’è il grande Picasso. Che prova simpatia per quel giovane artista. E lo invita a fargli visita nel suo atelier.

Foto di Picasso con dedica a Tode – Californie – 1957

Conosce poi Jean Paul Sartre, Bernard Buffet, Roger Vadim, il maestro della nouvelle vague, e ]uliette Greco, alla quale farà un bel ritratto. 

Con l’amicizia di Roger Vadim, William Tode approderà a nuove esperienze. Il regista francese, infatti, lo invita a vivere la stagione del cinema, facendolo partecipare come attore e scenografo al film Le Sang et la rose.

Sono di questo periodo i ritratti di Mel Ferrer, Brigitte Bardot, Yves Montand, Simone Signoret, Elsa Martinelli e Annette Strojbergh, con la quale l’artista si lega con un’intensa e appassionata amicizia.

Tode è letteralmente rapito dalla seduzione cinematografica ed interpreta alcuni film in ruoli drammatici, lavorando con Vadim, Vittorio De Sica e Luchino Visconti.

Per alcune ‘stagioni’ entra nella Compagnia teatrale di Esmeralda Ruspoli e di Giancarlo

William Tode ai tempi del Teatro, Compagnia di Esmeralda Ruspoli e Giancarlo Sbragia – Roma – 1964

Sbragia, come scenografo, costumista e attore, interpretando ruoli del repertorio classico greco, nell’anfiteatro della Quercia del Tasso al Gianicolo a Roma, e nel Teatro romano di Ostia antica.

Lavora nel film Cleopatra, di cui è uno degli scenografi più importanti, e in “Tormento e l’estasi, il film dedicato a Michelangelo, dove l’artista realizza integralmente, a grandezza degli originali, tutti gli affreschi della Cappella Sistina, in un anno e mezzo di lavoro, in collaborazione di studenti dell’ Accademia di Belle Arti di Roma.

Con il film “I sequestrati di Altoona” di Vittorio De Sica, interpretato da Sophia Loren e Maximillian Shell, William Tode, nel 1966, abbandona definitivamente il mondo dello spettacolo e del cinema, rinunciando ad un contratto che l’avrebbe portato a Los Angeles come scenografo e costumista.

La vocazione e l’amore per l’arte e per la musica, lo riporteranno nel mondo del colore, tra i suoi amici e compagni, che del resto non aveva mai abbandonato, non avendo mai smesso di fare arte e di partecipare attivamente alla vita culturale del neorealismo italiano.

Tra il 1975 e il 1977 realizza uno dei suoi capolavori, la  Fucilazione dei patrioti baschi, un olio su tela di grandi dimensioni, tre metri e ottanta per due e settanta.

A partire dal 1979 il neorealismo di William Tode, definito da Giulio Carlo Argan ‘neo romantico estetico e psicologico’, entra in crisi. E l’artista torna a recuperare gli stilemi cubofuturisti, iniziando contemporaneamente le ricerche sulle analogie tra musica e colore.

Nasce allora il ciclo del Tristano, cento dipinti ad olio ed encausto, quasi tutti di medie e grandi dimensioni.

Nel 1980 ha l’incarico dagli amministratori di Mantova di curare la mostra celebrativa sul

Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini e William Tode – mostra del bimillenario di Virgilio – Mantova – 1980

bimillenario di Virgilio, con la collaborazione di Ettore Paratore, Carlo Bo e Giulio Carlo Argan. A quella mostra, inaugurata dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini, William Tode invita il grande scultore Henry Moore e tutti i suoi amici del gruppo neorealista: Renato Guttuso, Tono Zancanaro, Augusto Murer, Giacomo Manzù, Ernesto Treccani, Aldo Borgonzoni e Antonio Ruggiero Giorgi.

La grande lezione della pittura murale italiana, quella ellenistica pompeiana e quella rinascimentale, hanno portato Tode a cimentarsi in imprese pittoriche di vaste dimensioni.

Tra il 1963 e il 1965, realizza  un vastissimo complesso pittorico di affreschi nella sede della società Plasmon, a Roma: oltre 1500 metri quadrati di pitture, che sviluppano il tema del Mito dell’uomo. Realizza inoltre un lavoro scultorio, in terracotta, di quarantaquattro pannelli di altorilievi che raffigurano l’evoluzione della civiltà umana, dalla genesi alla civiltà moderna, che si trova in una collezione privata di Roma.

A Firenze, nella chiesa romanica di San Michele a San Salvi, in tre anni di lavoro, dal 1967 al 1970, l’artista realizza una tela che raffigura la Natività, e una splendida Crocifissione di oltre sessanta metri quadrati, rimasta purtroppo incompiuta per le incomprensioni e i veti del cardinale Florit.

Civilta Contadina – bronzo cm. 55×75 – 1970

William Tode ha realizzato diversi monumenti plastici alla resistenza. In bronzo, è il bassorilievo raffigurante la Civiltà contadina, divenuta ormai il ‘Premio Marcora’, come pure il suo Virgilio, un statua che viene assegnata ai Cavalieri del lavoro.

In quasi dieci anni di lavoro l’artista crea nella sua Villa ‘Il Parnaso’ un vasto ciclo di affreschi in vari saloni. Tra di essi spicca l’appassionato Omaggio al mondo della musica, realizzato nella volta dell’auditorium, oltre centoventi metri quadrati, realizzati dal 1977 al 1987, con un centinaio di figure e nudi che rappresentano simbolicamente i momenti salienti di musiche di autori che sono particolarmente cari e congeniali alla personalità tardo romantica del maestro. Marie Angèle

Marie Angele Thomas

Thomas, pianista italo belga, per l’inaugurazione del ciclo degli affreschi esegue magistralmente, in prima assoluta, il poema di Tode Desdemona e Otello.

Nel frattempo l’artista si dedica anche alla ceramica. Per la quale, a partire dal 1980, elabora e sperimenta nuove tecnologie. Come nel suo affresco ceramico, ad esempio, che gli permette di creare vasti pannelli decorativi che segnano una fase evolutiva della ceramica a ‘terzo fuoco’ per il mondo dell’industria delle mattonelle. Nel 1989 e nel 1990 è invitato, unico artista contemporaneo, al ‘Cer Saie’ di Bologna. Mostre dei suoi manufatti ceramici sono state allestite a Barcellona, Francoforte, Chicago presso il Mc Kormichk Center, Los Angeles, Miami, New York, Tokio e Sidney.

Per cinque anni, dal 1990 al 1995, William Tode lavora alla realizzazione degli affreschi nel Palazzo rinascimentale Ginanneschi, sede del municipio di Castel Del Piano, nell’Amiata, dove ha anche progettato e diretto i restauri architettonici del complesso monumentale, realizzando il Museo archeologico e lo splendido Salone polivalente negli ex locali delle carrozze.

Tode realizza inoltre gli affreschi per l’assessorato alla Pubblica istruzione del comune di Mantova, nell’ex sede dell’Opera nazionale maternità e infanzia. Sono trecento metri quadrati di pittura, che illustrano temi che vanno dalla genesi alla resistenza, ai lager nazisti, al mondo delle favole e della natura.

Altri cicli di importanti affreschi si trovano in palazzi pubblici e privati e in chiese a Benevento, Monte Rosso Calabro, Modena, Catania, e nel comune di Zocca, in provincia di Modena. I più recenti sono stati realizzati nell’estate del 1998 nel campo dei terremotati a Scopoli, vicino  Foligno, dove l’artista ha creato una Crocifissione e una originalissima Annunciazione, giocando sul significato simbolistico dei colori e degli stati d’animo dei personaggi.

Durante l’estate del 1999 ha creato nella chiesa di Santa Maria in Piancastagnaio, in provincia di Siena, una Crocifissione su un ‘cartone nuovo’ di 80 metri quadri, in cui il martirio di Cristo è inserito nei cicli narrativi della sua vita, come l’Annunciazione e la Trasfigurazione.

Sempre nel 1999, per celebrare il Giubileo 2000, William Tode ha creato la mostra Legenda maior, vita e opere di Santa Caterina da Siena, una mostra itinerante che ha toccato i centri storici più importanti della via Francigena, la via che conduceva i pellegrini a Roma durante il Giubileo.

Omaggio a Loie Fuller danseuse del Moulin Rouge – encausto su tela cm 100 x 150 – 2016

Dal 2000 ad oggi il maestro ha lavorato in maniera instancabile. Ed ha realizzato opere meravigliose con i suoi straordinari colori ad encausto, che sono state esposte nelle  ultime grandi mostre.

        Dal 2007 al 2013 il maestro riprende a scolpire il marmo di Carrara e modella imponenti statue di “Prigioni”, cubo futuriste, e moltissimi bronzi. Realizza gli studi completi per il “monumento alla Pace Universale”, un complesso monumentale di oltre m.60 di diametro, composto di 14 statue di m.3,50 in bronzo, circondati dalle rovine architettoniche di secoli di guerre, testimonianza delle diverse civiltà dell’uomo. Per il governo Federale Tedesco, ha cominciato a realizzare gli studi di un vastissimo monumento plastico che celebrerà l’unita della Germania, una planimetria circolare di oltre 120 metri di diametro, con le statue in bronzo di metri 3,50, simbolo di tutte le Regioni Federali, e al centro la simbologia dell’unità nazionale, dopo le immani rovine di guerra, un complesso bronzeo alto ben 17 metri di altezza.

Il compositore musicista

In gioventù William Tode ha fatto studi musicali di composizione con prestigiosi maestri come Felice Lattuada e Olivier Messiaen, con il quale ha approfondito e affinato la tecnica compositiva durante il suo soggiorno parigino negli anni 1955-57, mentre in pittura e grafica elaborava il suo cubofuturismo.

In musica la sua natura passionale lo ha portato a meditare sul mondo tardo romantico che

Tode in concerto a Bari nel 2013 – auditorium della Vallisa

gli è affine, studiando con infinito amore le musiche di Richard Wagner, Franz Liszt, Ferruccio Busoni, Richard Strauss e Arnold Schoenberg, e, soprattutto, la complessa orchestrazione di Gustav Malher, che da sempre lo ha sedotto.

La sua personalità di musicista si è andata plasmando anche con l’apporto della cultura francese, in modo determinante con l’acquisizione del melodismo lirico di Gabriel Faurè e Cesar Franc, ed ha saputo concepire una complessa ed articolata notazione pianistica che, pur legata alla tradizione, si è fatta più libera, avendo superato il condizionamento delle ‘battute’ e delle ‘misure’, come pure l’abbandono della ‘tonalità di chiave’.

William Tode è considerato dalla critica musicale l’ultimo erede del sinfonismo pianistico di Listz, per la monumentalità dei suoi Poemi epici per pianoforte di cui ha già dato 27 composizioni, sette Notturni, n. 7 op. 97 (1994), 26 Preludi, op. 102 (1994), 8 composizioni liederistiche per voce e pianoforte, op. 107 (1994), Chimera, composizioni strumentali come il suo ultimo duo per violoncello e pianoforte Dialogo a due op. 130 (1997), e il trio per sax – pianoforte e violoncello Lo spirito della fratellanza universale op. 128 (1997), ed il poema per orchestra d’archi – flauto solista e pianoforte Magica notte op. 122 (1997), e per la grande orchestra la sua prima sinfonia La sorgente incantata op. 110 (1993-95) dedicata al direttore d’orchestra  Antoine De Bavier, suo amico, e parecchie composizioni per chitarra solista.

Le sue ultime fatiche creative sono le Pagine intime, una Serenata nostalgica op. 128 (1998) per due pianoforti, e una Fantasia per violino e pianoforte op. 132 (1998-99).

William Tode al pianoforte

Espressivi sono considerati dalla critica i suoi Murales, quadri e memorie di una vita d’artista, op. 118 (1996), un poema per pianoforte articolato in sedici ‘quadri’, dall’infanzia alla morte dell’adorata madre avvenuta nel 1954; una scrittura ardua, un elaboratissimo contrappunto su linee melodiche raffinate di grande intensità drammatica e passionale: forse il suo capolavoro, insieme a Llanto por Ignacio Sànchez Mejìas op. 79, il suo omaggio al grande poeta spagnolo Garcia Lorca.

Con la Sonata n. 1 sul nome B.a.c.h. per pianoforte, op. 133 (2002), il maestro raggiunge un limite espressivo assai originale nel suo fraseggio musicale, articolando questa sonata in 8 movimenti più 4 sottomovimenti modulanti, che ne fanno, di fatto, una monumentale composizione briosa fermentante una gioiosa dimensione esistenziale, in un ricco sviluppo armonico che esalta le caratteristiche di un’intensa solarità. 

     Per alcuni anni la composizione musicale resta un miraggio, per gli impegni pittorici , la scultura e la letteratura, per le grandi “ antologiche” che lo hanno preso totalmente, per le sculture in marmo e in bronzo realizzate sino a tutto il 2013. E nel 2010 torna alla composizione musicale creando tre superbi “Poemi sinfonici per organo “ di vaste dimensioni: il “ Prometeo” Op. 136 di quasi un’ora, la “Preghiera per un artista” Op.137 e la “Marcia funebre per il mio Tristano”, Op.138, anch’essa di notevole durata, quasi un’ora e mezza di grande musica drammatica e nostalgica.

Il 20 dicembre 2011 il M.° Jri  Lecian, cecoslovacco, uno dei massimi organisti contemporanei, ha  interpretato al grande organo Walcker-Tamburini, in prima  mondiale il Poema per organo “ Prometeus” Op. 136 e una  “Preghiera per un artista” Op 137 del M° William Tode presso l’Auditorium dell’Accademia  Nazionale di Santa  Cecilia di Roma.

IL 2012 è un anno prolifico, nascono le composizioni per Pianoforte Op.151 e per Pianoforte e violino Op. 155 e l’Op. 156; e per Violino solo l’Op. 149, la Sonata in Re Min.l’Appassionata; Op.150, Fantasia in Do Min.il Notturno N.1, Op.158, il Notturno N.2 Op.159, Meditazione quasi Fantasia; tutte queste composizioni sono state eseguite in prima assoluta mondiale dal celebre Maestro, il violinista Marco Fornaciari, a cui sono state dedicate.

Il Maestro William  Tode ha composto numerose composizioni per chitarra solista: l’Op.119, N.1 e N.2; l’Op, 120 N.1 e N.2,N.3,N.4; l’Op.142, l’Op.146, l’Op.147, l’Op.154, tutte create nel 2012; la Sinfonia Concertante per Sestetto d’ Archi, e Chitarra e Pianoforte, l’Op.138 ( 2012)

L’impegno per i beni culturali

Invitato dal professore Mario Salmi, direttore generale delle Antichità e Belle Arti, a sostituirlo come reggente soprintendente a Casa Vasari, in Arezzo, William Tode, memore dell’amore per Piero della Francesca, accetta e si trasferisce nella città toscana, dove inizia una nuova  esperienza culturale,  che segnerà definitivamente la sua vita artistica.

L’architettura monumentale diviene la costante del suo lavoro creativo, e dedica il meglio di sé per progettare e edificare il Museo del suo ‘amico Piero’ nel plesso architettonico del Palazzo Pretorio e dell’Arco della Pesa Medievale di San Sepolcro, in provincia di Arezzo, in soli dieci mesi di intensi studi grafici, rilievi e restauro. Nello stesso tempo però l’artista si batte ostinatamente con i dirigenti dell’Istituto centrale per il restauro di Roma, per salvare dal degrado la splendida Madonna di Monterchi di Piero della Francesca.

A Casa Vasari, frugando negli archivi polverosi ove sono conservate le carte e i manoscritti originali di Giorgio Vasari, Tode rinviene in un plico, mai inventariato e studiato da alcuno, le ultime ventisette lettere  che Michelangelo Buonarroti scrisse al suo “amico messer Giorgio”, nel periodo in cui stava lavorando al suo testamento artistico, la Pietà Rondanini. Quelle lettere sono di una importanza assoluta, poiché ci rivelano la condizione umana e morale del vecchio Michelangelo, ammalato e solo, abbandonato da tutti, dai parenti e dagli allievi.

Tode ritiene doveroso portarle a conoscenza di tutti,  consegnandole nelle mani del professor Mario Salmi.

La spiccata personalità di William Tode è fuori di tutti gli schemi. Troppo individualista, l’artista non si lascia  condizionare dai ruoli gerarchici dei vari soprintendenti.

Così, per ‘promuoverlo’, lo trasferiscono al centro, a Firenze. Prima a Palazzo Pitti, ed infine, per interessamento del professore Nello Bemporad, agli Uffizi, con le mansioni di capo ufficio studi.  L’emergenza alluvione di Firenze, lo vede in prima fila per la salvaguardia di un patrimonio unico ed irripetibile. Gli sono affidati i  lavori per il progetto di restauro di ville medicee, come quella di Cerreto Guidi, ed esegue disegni architettonici come se fossero dei cartoni per affreschi.

Lavorando ancora una volta per il suo Michelangelo nel restauro delle Tombe Medicee, gravemente danneggiate dall’alluvione, mentre esegue dei saggi nel pavimento marmoreo, Tode rinviene una scala  segreta, murata. E riporta alla luce alcuni eccezionali disegni murali, realizzati a carbonella da Michelangelo: sono studi per sculture, schizzi di teste, ipotesi di figure per le tombe, di cui nessuno aveva mai avuto conoscenza.

William Tode si prodigò per poter ascrivere ed attribuire a Michelangelo la paternità di quegli schizzi; gli ‘specialisti’ ritenevano,   invece, che fossero opere di un manierista, forse del Giambologna. Sono trascorsi quarant’anni ormai. E finalmente la critica più avveduta ha consegnato a Michelangelo la paternità assoluta di quei  disegni murali.

I restauri architettonici di Santa Maria del Fiore, dopo l’alluvione, hanno rivelato agli studiosi la realtà di Santa Reparata, la piccola basilica romanica edificata sulle rovine di un tempio pagano, che Arnolfo di Cambio aveva letteralmente seppellito sotto la pavimentazione della sua immensa cattedrale. Indagando tra le rovine e i  reperti ammassati, Tode riporta alla luce la tomba di Filippo Brunelleschi, un modesto sarcofago di pietra arenaria, su cui è incisa questa iscrizione:  “Hic corpus est probo viri…”

Nei pressi delle fondazioni del Campanile di Giotto, Tode ritrova altri sarcofagi, anonimi. In uno di essi, nonostante non ci sia alcuna iscrizione, intuisce che possono esserci le spoglie di Giotto. Studi successivi confermano la sua intuizione: quelle spoglie, molto probabilmente, appartengono a Giotto.

Prima di lasciare la sua amatissima Firenze, per un ulteriore incarico, Tode elabora, insieme ad altri due suoi colleghi architetti, il progetto Grandi Uffizi, allo scopo di ripristinare l’antico camminamento attraverso il ‘corridoio vasariano’, Ponte Vecchio, per giungere così, senza uscire dalla dimensione museale, direttamente ai Musei di Palazzo Pitti. Il progetto viene presentato con l’allestimento di una mostra presso l’Accademia del Disegno in Piazza San Marco, inaugurata dal ministro Giovanni Spadolini, responsabile del neonato ministero dei Beni culturali. Solo a distanza di venticinque anni dalla presentazione di quel progetto, allo scadere del secondo millennio, prenderà il via la fase esecutiva dei lavori.

Nel 1975 una ‘gratifica’ lo porta a Mantova, nel Palazzo Ducale, per curare il male oscuro della Camera degli Sposi, insigne capolavoro di Andrea Mantegna, degradato dall’umidità capillare che lo sta lentamente portando all’oblio.

I finanziamenti per il ripristino del complesso, però, vengono tagliati. E l’artista riesce a completare solo il recupero degli Studioli di Isabella d’Este, insieme all’altro gioiello, il cosiddetto appartamento dei Nani, dove di sua stessa mano esegue il recupero degli stucchi romani, che gli operai e gli addetti ai lavori non sanno eseguire, ignorandone la tecnica.

La sua tenacia, e l’amore smodato per l’arte, lo vedono impegnato in un nuovo ed estenuante lavoro di restauro dell’intera Reggia gonzaghesca. Nascono così i suoi lucidi, le planimetrie, i prospetti, le sezioni, le ricostruzioni virtuali di ciò che è andato distrutto nelle complesse vicende storiche che hanno interessato la corte dei Gonzaga per oltre tre secoli.

Deluso e amareggiato per la totale indifferenza di tutto quanto lo circonda, decide di abbandonare, definitivamente, ogni incarico del ministero dei Beni culturali, e si dimette.

Il Maestro si trasferisce in Svizzera dove gli viene assegnata per “ Chiara Fama”, la cattedra di pittura affresco presso l’Accademia di Belle Arti di Zurigo, dove rimane per diversi anni.

Dopo quasi 40 anni di ricerche artistiche, dalle prime opere realizzate a Roma nel 1960, con una sua particolare tecnica ad ENCAUSTO, il maestro alla fine del 1999, finalmente riesce a mettere a punto le formule chimiche, e crea i meravigliosi colori ad encausto, che portano il suo nome e che sono stati brevettati, 36 brevetti internazionali, che hanno rivoluzionato la tecnica dei colori a cera.

Le mostre e i musei

E’ difficile enumerare le personali e le collettive a cui ha partecipato William Tode. Lo fanno i cataloghi, le recensioni critiche dei quotidiani, e i servizi speciali delle riviste specializzate, come il Bolaffi della grafica e della pittura 1970-1973, ad esempio.

Possiamo solo ricordare le sue oltre cento personali, allestite sia in Italia che all’estero.

Le opere di William Tode sono presenti nei Musei più importanti del mondo, tra le quali ricordiamo: la Galleria d’Arte Moderna di Roma, Palazzo Braschi, Hermitage a San Pietroburgo, Museo Pusckjn e Museo Tetriakov di Mosca, , Norodnj Galery di Praga, ove è conservato il suo grande quadro Fucilazione dei Fratelli Cervi dipinto a soli sedici anni e donato dal Partito comunista italiano ai dirigenti della ‘Primavera di Praga’, Galleria McKormick di Chicago e a New York, Museo della Ceramica, The Salomon R. Guggenheim Museum, Museo Kunsthalle di Amburgo, Museum of Art di Filadelfia, Musée National d’Art Moderne di Parigi, al Kunstmuseum di Basilea, Museum of Fine Arts di Houston.

Oltre trecento opere grafiche sono conservate nei Musei di Stato della Repubblica Popolare di Cina, a Pechino, Nanchino, Schanghaj.

Altre opere sono collocate in collezioni private di Sidney, Calcutta, Museo di Stato di Sofia, Museo del Popolo di Bucarest e a Costanza, sempre in Romania.

   Le ultime mostre antolologiche sono state allestite presso la  Pinacoteca d’ Arte Moderna di Arezzo – 1 ottobre – 6 novembre 2005, a cura del Direttore prof. Giovanni Faccenda; Antologica di opere francesi e cubofuturismo presso la Pinacoteca di Corte a Formia, a cura del Prof. Sabino Vona, 30 aprile – 24 maggio 2006. Antologica di opere del periodo Neorealista, Cubismo- periodo francese – Cubofuturismo, Palazzo dei Principi Caetani a Cisterna, a cura del prof. Sabino Vona. Antologica con oltre 300 opere di pittura , scultura, grafica, al Spoleto  Festivalart nel 20012, a cura del Prof. Sandro Costanzi. Antologica presso la  cattedrale di Bari, nel settembre del 2013, opere del Neorealismo, Cubismo e Cubofuturismo di pittura scultura e grafica, a cura del Prof. Sandro Costanzi.

Nel 2013 Antologica presso il Museo Gonzaga nel castello di Novellara, a cura del Prof. Umberto Nobili. Ottobre del 2014 Mostra Personale di opere del periodo francese e cubofuturista presso la Fondazione del Palazzo Magnani di Reggio Emilia, a cura del Prof.Sandro Costanzi, e a Castellarano (R.E), antologica allestita presso la Pinacoteca Municipale “ La Rocchetta” – Novembre – Dicembre 2014, a cura del Prof. Sandro Costanzi. Maggio 2015 Antologica di opere del Periodo Cubista 1955- 1958, e Cubofuturiste, 1978-2015,al Museo Miit di Torino- Giugno 2015 Museo Antologia di opere  del Pariodo Francese 1955-1958, e Cubofuturiste, 1978- 2015- BARI 15 dicembre 2016- 15 gennaio 2017- Mostra del ciclo delle DANSEUSE.

L’attività letteraria

William Tode ha scritto numerosi saggi critici d’arte e di musica. Si ricordano, tra gli altri, i seguenti volumi: Storia universale dell’affresco( 1998); Patologia psichica del colore e le sue analogie con la musica( 1999); una monografia su Stefano Gobatti, musicista ( 2001), e il rarissimo e importante volume, tradotto in cinque lingue, Enkaustos, la pittura ad encausto( 2007). Le monografie degli artisti: “La pittura musicalista “ di Osvaldo  Trombini,( 2000), “Il neocubismo di Franco Patuzzi”, (2004); “Poetica della forma cubo futurista” di Fernanda Pasini (2007); “L’astrazione romantica di Paola Comini”, (2009); “Il primitivismo espressionista di Piero Sempreboni”, ( 2009); “La ricerca del Sacro Gral nell’Astrazione di Decio Carelli”, ( 2009). Ha creato il Manifesto del Cubofuturismo ( 2008), la Prefazione critica dell’Enciclopedia dell’Arte Moderna, con i saggi: “ La ricerca dell’Arte dell’Assoluto- Il Futurismo e i suoi protagonisti- Le strutture del Reale nella visione del mio cubofuturismo ( 2008)

Nel 1966 a soli 28 anni è nominato Accademico  Emerito dell’Accademia Tiberina per meriti artistici: nel 1998 viene nominato Accademico dell’Accademia Cavalcaselle, per meriti artistici. Dal 1997 al 2001 è stato nominato Presidente della Commissione Nazionale della Cultura.

Note a cura del Prof. Sandro Costanzi

L’attività artistica del Maestro William Tode

Il Maestro William Tode  ha allestito oltre 150 mostre personali in 60 anni di carriera.

Premi e mostre più importanti

1 –  Prima mostra personale di disegni, dipinti e sculture in terracotta, Maggio Giugno 1947, Sale della Scuola Arte e Lavoro di Gonzaga a cura del Dott. Tito Boschesi e del  Direttore Prof. Mario Manfredini

2 – Premio  Suzzara – 1954- il più giovane artista premiato dal Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Prof. Francesco  Flora Presidente della Commissione Artistica

3 –  Mostra personale- Galleria Babuinetta- Roma- 1958 a cura del M° Alberto Ziveri

4 – Falconara – Pinacoteca dell’Azienda del Turismo e Spettacolo, Mostra personale di opere del Periodo Francese 1955- 1958, il Cubismo, Agosto 1959, a cura di Duilio Morosini

5 – Premio Nazionale di Pittura “ Il Circo Equestre Orlando Orfei “ gennaio 1961- primo Premio per l’opera “ Ridi Pagliaccio e tua figlia piange”, olio su tela. Cm. 80×100

6 – Premio Suzzara – 1961- Primo Premio – sezione-pittura con l’opera  “Eccidio di Sarnico” e “ Maternità della Terra “- settembre 1961

7 – Premio di Arte Moderna Cinecittà- Primo premio per la pittura con il dipinto “ Ragazzo di Borgata”-  Primo Premio per l’opera Grafica con l’opera xilografia a colori “ Le mani sulla città”. Giugno 1961

8 – Premio Nazionale- Roma Risorgimentale- 1861- 1961- Palazzo delle Esposizioni – Primo Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri- 20-28 Maggio 1961-  con il dipinto “ Un Uomo chiamato Giovanni- Omaggio a Papa Giovanni “ – Presidente della Commissione Artistica Prof. Fortunato Bellonzi – Segretario Generale della Esposizione Nazionale della Quadriennale di Roma

9 – Concorso Internazionale di pittura “ Premio Tarquinia – Vincenzo Cardarelli – 10-24 settembre 1961- Palazzo Vitelleschi- Primo Premio con l’opera “ Paesaggio di Anzio- vecchia darsena”, encausto su tela cm. 100 x80, con il patrocinio del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, del Presidente della Camera dei Deputati On. Leone, del Presidente del Senato della Repubblica On. Cesare Merzagora e del Presidente del Consiglio dei Ministri On. Prof. Amintore Fanfani- Commissione Artistica, On. Amintore Fanfani, Giuseppe Cesetti, Achille Funi, Domenico Purificato, Prof. Carlo Barbieri, Prof. Valerio Mariani.

10 – Teatro Pirandello- Roma Direttore Aldo Rendine- Mostra di opere del Periodo Neorealista- “ Le maschere”-20 – 30 maggio 1962 con saggio del M°Stanislasky

11 – Premio Nazionale dì Arte figurativa- Premio Cinecittà – Ottobre 1962 – Primo Premio con l’opera “ Omaggio al Martire della libertà spagnola Grymau”, Commissione Artistica- Antonio Del Guercio, Giuseppe Marchiori, Dario Micacchi, Duilio Morosini, Marcello Venturoli e Ugo Attradi

12 – Galleria d’ Arte Moderna “ Michelangelo”- Roma-  Aprile- Maggio 1963 – la Pittura di William Tode – l’Oggettivazione dell’Essere- a cura del Prof. Giulio Migliorini

13 –  Mostra personale di dipinti e disegni Fiera Millenaria di Gonzaga- Settembre 1963, a cura del Dott. Gilberto Boschesi e presentazione di Enzo Tortora e Gino Latilla

14 – Premio Quadriennale  di  Roma- 1963 – Premio Speciale per l’Affresco con l’opera “ L’attesa “ affresco strappato cm. 100 x 180- Presidente della Commissione Artistica Prof . Fortunato Bellonzi, Mario Mafai, Ferruccio Ferrazzi e Luigi Bartolini, Alberto Ziveri, Achille Funi.

15  – Galleria d’ Arte Moderna di Roma – Palazzo Braschi-  Marzo 1963 a cura del Prof. Milo Corso Malverna- Mostra Personale opere del Periodo Neorealista

16 – Primo Premio per la pittura con l’opera “ La Primula Rossa” Premio Nazionale Città di Legnago agosto 1963- Presidente della Commissione Artistica Cesare Zavattini e Marcello Venturoli

17 – Mostra di Opere del Periodo Neorealista- Galleria d’Arte Studio Sammartino – Roma- Maggio 1963 a cura del Prof. Giulio Migliorini

18 – Premio Cinecittà- Quinta edizione – 3-20 novembre 1963 – Presidente     della Commissione giudicatrice Prof. Giorgio Di Genova – Primo Premio per la Scultura con l’opera “ Il Partigiano “

19 –  Premio Nazionale di Pittura Città di Alatri – Mostra Nazionale di Arti Figurative con il Patrocinio del Presidente della Repubblica – 6- 21 agosto 1963, Primo Premio con l’opera “ L’Orfano- vittima di un eccidio della celere “, olio su tela di cm. 200×150, Presidente della Commissione Artistica Duilio Morosini, Domenico Purificato, Alberto Ziveri, Renato Guttuso, Dario Micacchi.

20 – Premio Michetti- Primo Premio per l’ affresco-  luglio 1964 – con l’opera    “Martirio di Partigiani “, affresco strappato cm. 150×120, Presidente Commissione Artistica. M° Achille Funi e M° Alberto Ziveri

21 – Premio Marzotto- 1964 – Premiato con l’opera “ Maternità della Terra”

22 – Mostra antologica Galleria la Mossa di Siena-  aprile- maggio 1964 a cura del Prof. Gilberto Madioni, opere del Periodo  Neorealista

23 – Roma- Galleria d’Arte La nuova Pesa – Marzo 1964 – Personale di Opere del Periodo Neorealista, a cura di Carlo Levi e Duilio Morosini.

24 – Nomina di membro d’ onore e Accademico dell’Accademia di San Luca-   Roma 1965 – per meriti artistici, Presidente della Commissione Prof. Mario Salmi e Prof. Giulio Carlo Argan

25 – Mostra personale Galleria Michelangelo di Roma – 1965, Opere del Neorealismo, a cura del Prof. Duilio Morosini e Dario Micacchi e Giulio Migliorini

26 –  Roma- Anfiteatro della Quercia del Tasso- stagione estiva – luglio agosto 1965- Dipinti e disegni del Periodo Neorealista a cura di Duilio Morosini e Alberto Ziveri

27 – Roma – Saloni del Primato dell’Avvocato – Direttore Dott. Vincenzo Sammartino- Marzo 1965 – Opere del Periodo Neorealista a cura del Prof. Giulio Migliorini e del M° Alberto Ziveri

28 – Arezzo – Galleria d’Arte Moderna L’Incontro aprile – maggio 1965- opere del Periodo Neorealista- Pittura e grafica a cura del Prof. Piero Greci e del Prof. Gilberto Madioni

29 – Fiera Millenaria di Gonzaga 3- 15 settembre 1967 – Pinacoteca Municipale opere del Periodo Neorealista a cura del Dott. Gilberto Boschesi e del Prof. Mario Manfredini con un saggio di Enzo Tortora

30 – Firenze – Società delle Belle Arti-  Circolo degli artisti – Casa di Dante –  Novembre 1968, Mostra Personale di Opere del Periodo Neorealista a cura del Prof. Piero Bargellini , del M° Giovanni March , del Prof. Luigi Servolini e del prof. Mario Borgiotti.

31 – Firenze – Galleria d’Arte Contemporanea del Vescovado “ Lo Sprone”, direttore Monsignor Luigi Stefani – Mostra personale di opere di pittura, grafica e scultura del periodo Neorealista, maggio- giugno 1968

32 – Napoli –  Agosto 1968 – Palazzo Municipale- Mostra di Opere del Periodo Neorealista a cura dell’On. Maurizio Valenzi e Duilio Morosini con un contributo critico del Prof. Angelo Calabrese.

33 – Marsiglia- Biennale Internazionale dell’Arte grafica – Maggio 1969 – Primo Premio per la litografia, con l’opera “ All’infanzia abbandonata “ litografia in B.N. di cm. 70 x100.

34 – Saloni dell’Hotel Maria Teresa di Parma, Mostra personale di opere del Periodo Neorealista, Febbraio 1969, a cura di Aldo Canova e con un contributo critico di Walter Chiari.

35 – Bologna – Galleria d’Arte Moderna “ Indipendenza “, Mostra Personale  di opere del Periodo Neorealista, aprile 1969 a cura di Aldo Canova con un saggio di Giovanni March.

36 – Firenze – Mostra antologica Galleria San Marco  giugno  1969 a cura del Prof. Nello Bemporad, Sovrintendente ai Monumenti di Firenze e del M° Primo Conti, con il contributo di Aldo Canova.

37 – Ferrara – Galleria d’ Arte Moderna “ La Faretra”-  Maggio 1969 – Mostra personale di opere del Periodo Neorealista, a cura di Cesare Zavattini e Carlo Bò

38 – Milano – Galleria il Naviglio – Mostra personale di opere del Periodo Neorealista- Marzo 1969, a cura della Baronessa Ghitta Hussar e del Dott. Enrico Pirondini, Aldo Canova.

39 – Brescia – Circolo artistico- Mostra personale di opere del Periodo Neorealista- Settembre 1969 a cura del Prof. Mario Cattafesta e di Aldo Canova

40 –  Rovereto- Galleria d’ Arte Moderna- Mostra personale di Opere Francesi e del periodo Neorealista – Ottobre 1969 a cura di Ghitta Hussar e Carmine Benincasa, Aldo Canova.

41 – Verona – Galleria d’ Arte Moderna Piazza Erbe- Mostra personale di Opere del Periodo Neorealista- Novembre 1969 a cura di Aldo Canova, Ghitta Hussar.

42 –  Cento di Ferrara – Sale del Ridotto del Teatro Borgatti – Dicembre 1969 – Mostra personale di Opere del Periodo Neorealista,  a cura di Aldo Canova e Duilio Morosini con un contributo critico di Franco Solmi.

43 – Perugia – Pinacoteca d’ Arte Moderna- Mostra di due Maestri dell’Arte Moderna, Giovanni March e William Tode – Novembre – Dicembre 1969 a cura di Aldo Canova

44 – Pinacoteca Municipale d’Arte Moderna di Garda – Antologica di pittura grafica e scultura- 1944-1970 – luglio 1970 – a cura del Prof. Mario Cattafesta-  e  Aldo Canova.

45 – Bologna – Aprile 1970 – Mostra Personale di Opere del Periodo Neorealista, Pittura e Grafica, a cura del Prof. Franco Solmi con un contributo critico di Giulio Carlo Argan e Aldo Canova.

45 – Marsiglia – Aprile 1970 –  Biennale Internazionale dell’Arte Grafica – Primo Premio con l’opera “ Martirio- ogni uomo che muore per la libertà è un poco Cristo che  dona ancora la Sua Vita”- litografia a colori, cm. 70×100.

46 – Leningrado – Museo Palazzo dell’Hermitage – Mostra dei Maestri del Neorealismo Italiano  Agosto, Settembre , Ottobre 1970- Guttuso ,William Tode. Giuseppe Zigania, Tono Zancanaro, Augusto Murer e Aldo Borgonzoni.

47 – Mosca – Mostra di opere grafiche del Periodo Neorealista, al museo Pusckjn di Mosca- Ottobre-Novembre 1970 a cura di Italia-Urss-  con contributi critici di Duilio Morosini e Dario Micacchi.

48 – Venezia – Biennale Internazionale dell’Arte grafica  1970 – Mostra Omaggio al M° William Tode- la sua opera grafica, con un contributo critico di Tono Zancanaro, Carlo Levi e Aldo Borgonzoni.

49 – Massa Carrara – Galleria d’ Arte Moderna del Conte Giò – Città di Massa- Personale di opere grafiche e di dipinti del Periodo Neorealista – 21 Novembre- 22 Dicembre 1970, a cura di Aldo Canova, con un contributo critico del M° Giovanni March.

50 – Mostra antologica Galleria Petrarca di Parma- 1972 a cura del Dott. Gilberto Boschesi e di Walter Chiari e Aldo Canova

51 – Mostra personale Galleria il Naviglio di Milano – 1974 a cura del Prof. Gilberto Madioni e Aldo Canova e  Ghitta Hussar.

52 – Mostra personale di opere del Periodo Neorealista alla Galleria d’Arte Moderna di Piazza Erbe di Verona- Marzo- Aprile 1974 a cura di Aldo Canova, con un contributo critico del Prof. Mario Cattafesta.

53 – Mostra personale – pittura- scultura e grafica- Pinacoteca d’ arte moderna di Bologna- 1975 a cura di Aldo Borgonzoni e del Direttore Prof. Franco Solmi, e con il contributo di Aldo Canova.

54 – Mostra per la Resistenza- Teatro Comunale di Reggio Emilia- 1975 a cura del Senatore Ivano Curti , visita ufficiale del Presidente della Repubblica Sandro Pertini.

55 – Premio Città di Fabriano- primo premio il Mastro d’ oro  1979

56 – Premio Internazionale di Pittura Valbruna 1979 – Pesaro-  il Più Grande Artista Europeo -Primo Premio-  con l’opera , “ Omaggio ai Maja”, affresco cm. 80×100, realizzato davanti ai Commissari  in sole due ore. Commissione Artistica presieduta dalla baronessa Ghitta Hussar, Carmine Benincasa, Franco Solmi, Domenico Purificato,  Remo Brindisi.

57 – Mantova – Galleria “ La Torre “ – Mostra Personale – Il Polesine e Immagini del Delta del Po- affreschi e disegni- 10 novembre – 10 dicembre 1979, a cura del Prof. Mario Cattafesta e di Aldo Canova.

58 – Mostra personale antologica Salone del Mantegna di Mantova – 1980 a cura del Prof. Mario Cattafesta.

59 – Bimillenario di Virgilio – Palazzo ducale di Mantova –  maggio,giugno,luglio 1981 a cura del Prof. Giulio Carlo Argan e del Prof. Carlo Bo, con il Patrocinio della Presidenza della Repubblica, relazione critica del prof. Paratore e del Presidente Sandro Pertini.

60 – Mostra Personale Antologica di opere grafiche e di dipinti, Galleria Comunale di Bardolino, luglio- settembre 1982, a cura di Aldo Canova contributi critici di Mario Cattafesta ed Enzo Fantin.

61 – Fabriano – Agosto 1982 – Mostra personale con opere del Tristano, Pinacoteca Comunale di Arte Moderna, la mostra è stata organizzata dal Presidente della Confindustria Dott. Merloni, con contributi critici di Aldo Borgonzoni, Angelo Calabrese, Bruno Vezzani, Tono Zancanaro, a cura di Aldo Canova, e del Prof. Enzo Fantin.

62 – Reggio Calabria – Presidenza del Consiglio Regionale- Saloni del Palazzo della Regione- Aprile 1983 a cura del Prof. Angelo Calabrese- Mostra delle Opere del Tristano, con un contributo del M° Aldo Borgonzoni e del Prof. Carlo Bò.

63 – Concorso Internazionale Città di Cervia- Mostra d’Estate- agosto 1983, Primo Premio per la pittura con l’opera “ Morte e trasfigurazione di Isotta”, dipinto ad encausto cm. 100×150- Presidente della Commissione Artistica On. Oddo Biasini Ministro dei Beni Culturali, Remo Brindisi, Giancarlo Romiti, e dal Prof. Licinio Boarini.

64 – Siena – Galleria D’arte Moderna “ Magazzini del Sale – Maggio-Giugno 1983-  “ Antologica di tutte le opere del Tristano, a cura del Prof. Gilberto Madioni e del Prof. Enzo Fantin,  Aldo Canova.

65 – Urbino – Saloni dell’Università- Mostra del Tristano –  Febbraio- Marzo 1983- a cura del Magnifico Rettore Prof. Carlo Bò, con contributi critici del Prof. Bruno Vezzani e Enzo Fantin.

66 – Sermide-Mantova – Palazzo Comunale- 10 maggio- 10 giugno 1984- Mostra antologica con opere del Periodo Neorealista 1955- 1970, a cura del Prof. Mario Cattafesta e Aldo Canova.

67 – Napoli – Palazzo Municipale- Aula Magna- Agosto 1984- Mostra del Tristano, a cura dell’On. Maurizio Valenti, con contributo critico del Prof. Angelo Calabrese.

68 – Mantova – Mostra antologica di scultura – ceramica e affreschi Salone del Mantegna – 1985 a cura del Prof. Mario Cattafesta, Aldo Canova.

69 –  Bologna – Mostra personale di ceramica all’Expò del Cersaie di Bologna- Settembre 1989 a    cura del Dott. Raul Fontana Presidente Ceramiche Brennero e Fontana, contributo critico del Prof. Franco Solmi.

70 – Francoforte – Expò – Febbraio 1989 – Mostra di opere di ceramica- Omaggio ai Gonzaga- a cura di Raul Fontana.

71 – Barcellona – Expò – Aprile 1989 – Mostra di opere di ceramica- Omaggio ai Gonzaga – a cura di Raul Fontana.

72 – Parigi – Expò – Giugno 1989 – Mostra di opere di ceramica- Omaggio ai Gonzaga – a cura di Raul Fontana.

73 – Chicago – Expò- McCormick Center- Luglio 1989 – Mostra antologica di opere di ceramica – Omaggio a Mantegna, Pisanello e Giulio Romano, a cura di Raul Fontana.

74 – Bondeno di Ferrara – Museo Casa Operaia- Marzo- Aprile 1989, Mostra Antologica – 1955 – 1983, opere di pittura, scultura e grafica, a cura del Dott. Enrico Pirondini.

75 – Bondeno di Ferrara –Pinacoteca Municipale il Castello- Maggio 1989- Mostra antologica del Tristano e ceramiche, a cura del prof. Enzo Fantin e del prof. Bruno Vezzani.

76 – Castel del Piano – Grosseto – Luglio- Agosto  1998- Mostra del Tristano-  a cura del prof. Luciano Lepri  e Gilberto Madioni – ciclo di affreschi di Palazzo Ginanneschi – Omaggio a Simone Martini.

77 – Piancastagnaio – Siena-   Aprile- maggio 2000 – Mostra antologica Castello degli Aldobrandi- pittura- scultura e grafica e ceramica  –  a cura del Prof. Gilberto Madioni testo critico di Giulio Carlo Argan.

78 – Mostra ufficiale e celebrativa del Giubileo 2000 del Vaticano- “ Legenda Maior “,vita di Santa Caterina di Siena-12 mostre itineranti per l’Italia- Siena, Aprile-Dicembre, a cura del Prof. Gilberto Madioni testo critico del Prof. Sabino Vona e  Giovanni Faccenda.

79 – Conegliano Veneto – Mostra antologica- pittura- scultura e grafica Galleria Tiziano –  9 Febbraio 25 Marzo 2001, a cura del Prof. Paolo Rizzi e testo critico di Giulio Carlo Argan- mostra organizzata dal Dott. Matteo Vasciarelli mercante e  procuratore del Maestro.

80 – Ostuni – Saloni del Palazzo Municipale- Pinacoteca d’ Arte Moderna- Mostra Antologica di “ Legenda Maior – Vita di Santa Caterina da Siena- Maggio 2001, a cura del Vescovado di Brindisi e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ostuni. Con saggi critici di Dino del Vecchio e Luciano Lepri.

81 – Brindisi – Pinacoteca d’ Arte Moderna Municipale- Ottobre 2001- Mostra di opere Cubofuturiste, a cura di Dino del Vecchio e Angelo Calabrese.

82 – Bari – Fiera del Levante – Dicembre 2001- Mostra Omaggio al Maestro William Tode- Opere del Periodo Francese e Cubofuturismo a cura di Dino del Vecchio e Angelo Calabrese, contributi critici di Luciano Lepri.

83 – Roma – Galleria d’ Arte Moderna “ Fuori Centro “- Giugno 2002- Mostra antologica di Pittura, Scultura e Grafica, a cura di Matteo Vasciarelli, del prof. Giulio Migliorini, Luciano Lepri e Angelo Calabrese.

84 – Pordenone – Galleria d’Arte Moderna “ La Meridiana “- 21 Dicembre 2002- 31 Gennaio 2003 – Mostra Antologica del Tristano, a cura del prof. Bruno Vezzani e Matteo Vasciarelli.

85 – Modena – Galleria d’ Arte Moderna – “ San Francesco”- 10 Maggio 10 Giugno 2003- Mostra Personale Opere del Cubofuturismo, a cura del Dott. Luca Bonucchi e Sabino Vona.

86 – Noventa Vicentina – Vicenza – Mostra Il BestiarioSacro dell’Antico Egitto- omaggio di otto Maestri dell’ arte Moderna all’ arte egiziana- Palazzo Barbarigo- Noventa Vicentina – pittura e scultura  – maggio – luglio 2004 a cura del  Direttore del Museo Egizio di Torino Dott.a Elvira Damicone e della Dott.a Cristina Guidotti Direttore del Museo Archeologico di Firenze.

87 – Caserta – Reggia – Sale della Pinacoteca- 12 Novembre  2004– 20 gennaio 2005 –  Biennale Internazionale Unità d’ Italia – Omaggio al Maestro William Tode, Protagonista dell’Arte del Novecento – Mostra di Opere del Cubofuturismo, a cura del Prof. Angelo Calabrese, Sabino Vona e Luca Bonucchi .

88 – Arezzo – Mostra antologica di pittura- scultura e grafica Pinacoteca d’ Arte Moderna di Arezzo- 2005 , a cura del Direttore  Prof. Giovanni Faccenda e Sabino Vona, con contributi critici di Sua Eminenza Monsignor Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Arezzo e Cortona.

89 – Formia – Mostra Antologica dal Neorealismo al Cubofuturismo- 30 Aprile- 30 Maggio 2006 – Pinacoteca Municipale di Arte Moderna, a cura di Sabino Vona e Angelo Calabrese

90 – Gaeta -Mostra antologica-1944-2006–Pinacoteca di Arte Moderna di Gaeta- agosto-settembre 2006 a cura del Prof. Sabino Vona e Angelo Calabrese.

91 – Cesena – Galleria d’ Arte Moderna “ Cantina dei Carbonari”- Palazzo Guerrini- Maraldi- 20 Gennaio- 20 Febbraio 2007 –  Mostra Personale di Opere francesi 1955-58 e Cubofuturismo, a cura di Luca Bonucchi e Sabino Vona.

92 – Cisterna di Latina – Mostra antologica, omaggio al Maestro William Tode- Galleria d’ Arte Moderna di palazzo dei Principi Caetani–Cisterna(Latina)  maggio – luglio 2007  a cura del Prof. Sabino Vona e Luca Bonucchi.

93 – Roma – Mostra  Antologica – 1955- 2007- il periodo cubista francese e il cubofuturismo- 330 opere- pittura- scultura e grafica-  Pinacoteca  l’Agostiniana dei Musei Vaticani- Roma- Maggio- Giugno 2008  a cura del Prof. Carmine Benincasa, Sabino Vona e Luca Bonucchi, e di Sua Eminenza l’Arcivescovo Gualtiero Bassetti.

94 – Latina – Galleria di Arte Moderna- Palazzo dei Fasci – Mostra di Opere Cubofuturiste – 1970- 2008 –  Ottobre 2008,  a cura di Sabino Vona e Angelo Calabrese, Luca Bonucchi.

95 – Bassano del Grappa – Galleria d’ Arte Moderna Scrimin- Bassano del Grappa- personale di pittura e scultura- marzo 2009 a cura del Prof. Sabino Vona, Luca Bonucchi.

96 – Gonzaga – Mantova – Maggio 2009 –  Personale di pittura , scultura e opere grafiche -180 opere del 1955-2009-Pinacoteca di Arte Moderna di Gonzaga-ex Convento di Santa Maria- a cura del Dott. Luca Bonucchi e Giovanni Faccenda.

97 – Modena – Mostra Personale di Opere del Periodo Francese 1955-1958, Galleria San Francesco , Maggio 2010 a cura del Prof. Mario Manfredini e Luca Bonucchi.

98 – Noventa Vicentina – Mostra Personale Antologica a Villa Manin, opere dal 1944 al 2010, Settembre- Novembre 2010 a cura del Dott. Sandro Costanzi e del Prof. Sabino Vona, Giovanni Faccenda.

99 –  Spoleto – Festivalart – 2012 – settembre-ottobre- Mostra antologica di Opere Francesi 1955- 58 e Cufofuturismo 1970 –  2011, a cura del Presidente del Festival Prof. Luca Filipponi,  Sabino Vona e Luca Bonucchi, contributi critici del Dott. Sandro Costanzi.

100 – Boston – Novembre 2012- Pinacoteca dell’Accademia di Belle Arti- Università Harward- Opere del Cubofuturismo e Master sui colori- Patologia dei colori.

101 – Bari – Settembre 2013 – Le Notti Sacre – Mostra Personale con Opere  di Arte Sacra – Legenda Maior e Cubofuturismo – Cattedrale e Chiesa di Santa Maria dei Maschi, a cura di Angelo Calabrese e Miguel Gomez, Sandro Costanzi.

102 – Novellara – Ottobre- Novembre 2013 – Museo Gonzaga – Mostra di opere Cubofuturiste- “ Un Maestro William Tode e i suoi Amici, Maestri protagonisti del Novecento- Giorgio de Chirico, Giacomo Manzù, Emilio Greco, Renato Guttuso, Tono Zancanaro, Aldo Borgonzoni, Ruggero Giorgi, Ernesto Treccani, Giovanni March, Paul Cézanne, Amedeo Modigliani, Gianni Dova, Edoardo Gordigiani, Renoir, Umberto Boccioni, Gino Severini, Joan Mirò, Augusto Murer, Pablo Picasso mostra curata dal Prof. Umberto Nobili con saggio critico.

103 – Reggio Emilia – Palazzo Magnani – Settembre 2014 – Opere del Periodo Francese 1955 – 1958 e opere Cubofuturiste 2013- 2014, a cura del Direttore di Palazzi Magnani.

104 – Castellarano – Reggio Emilia – 8 Novembre – 28 Dicembre 2014- Mostra Personale di Opere del Periodo Francese 1955- 1958, e Cubofuturismo- 1970-2014- Sale della Rocchetta, a cura del Dott. Sandro Costanzi.

105 – Torino – 12 maggio  – 6 giugno 2015- Museo Miit- opere del Periodo Francese 1955-1958 – e del Periodo Cubofuturista – 1972 – 2015 a cura del Prof. Aldo Maria Pero, e di Guido Folco.

106 – Milano – 14 maggio –  28 giugno 2015 – Expò  Universale-  a Le Trottoire- opere del Periodo Francese 1955 – 1958 – e del Periodo Cubofuturista 1972 – 2015, a cura del prof. Sandro Costanzi e di Milian Mannarelli Vasseur.

107 – BARI –  Biennale Internazionale d’ Arte Moderna-15 DICEMBRE 2016 – 15 GENNAIO 2017- MOSTRA  DEL CICLO DELLE DANSEUSE- OPERE INEDITE DEL 2016-  a cura del Dott. Sandro Costanzi